Cosa succede quando espandiamo la nostra coscienza?
Pier Giorgio Caria
Il Nuovo Regno dev’essere un regno di gente incorruttibile che ha la Legge dentro. Di gente che non ha bisogno di fare votazioni, la riconosce subito. Per arrivare a questo, però, bisogna fare pratica. Io l’ho fatta e, dopo 26 anni, posso dire che è stato uno sforzo enorme arrivare a concepire tutto questo. Ho dovuto rivedere completamente la mia vita: l’economia, il lavoro, le amicizie, le relazioni con le persone.
Una volta che capisci entri in un’altra realtà, cambia tutto. È un mondo parallelo di cui nessuno sa nulla, ma quando ci entri è meraviglioso: incominci a vedere le astronavi, ricevi segni da questi esseri, comprendi il divino… Impari un sacco di cose perché l’espansione di coscienza aumenta l’energia della tua natura spirituale.
Quando i neuroni e le sinapsi vengono sollecitate dall’energia superiore si chiudono dei “relè” che prima erano aperti, cambiando il modo e i percorsi del pensiero. I neuroni cominciano a connettersi in maniera diversa e il tuo cervello inizia a funzionare in un modo che ti stupisce. Durante l’incarnazione lo spirito ha bisogno del cervello, ma il cervello è materia quindi quella materia dev’essere mutata: se io ho un circuito che non è tarato correttamente l’energia non passerà o passerà male.
Quelli che avvengono sono a tutti gli effetti processi scientifici perché Dio, il Dio che ci vende la Chiesa, non esiste. Il Dio mago che schiocca le dita è un’invenzione. Dio è scienza allo stato puro e lo sappiamo nel momento in cui, grazie alla matematica frattale, scopriamo che tutte le forme in natura, dai profili dei monti, alla forma delle foglie, a come l’acqua si ritira dopo un’inondazione, sono perfette formule matematiche. Quindi Dio pensa come numero.