Israele e Palestina: uno sguardo profetico al conflitto in corso.
Israele e Palestina, che sta succedendo? Facciamo un’analisi dei dati.
Da decenni vediamo compiersi atti di crudeltà tra gli uomini di questo pianeta, non ultimo tra coloro che vivono in Israele e in Palestina. Se consideriamo i dati provenienti dalle Nazioni Unite da gennaio 2008 a settembre 2023, vediamo un totale di 6.700 vittime, di cui 6.400 palestinesi e 300 israeliani. Il numero di feriti arriva quasi a 160.000 persone, di cui più di 150.000 palestinesi e 6.300 israeliani. Questi numeri continuano drasticamente a crescere e si sono intensificati soprattutto negli ultimi giorni. Nell’ultimo report dell’ONU datato 27 dicembre 2023, si stabilisce che ci sono oltre 21.000 vittime palestinesi, di cui il 70% sono donne e bambini. Inoltre, più del 60% delle infrastrutture è danneggiato o distrutto. Le vittime israeliane contano 1.200 persone, mentre si registrano altri 55.000 feriti palestinesi e 5.400 israeliani.
La violenza è sempre da condannare, qualunque sia la causa.
Noi, come team di Verità Universale, condanniamo senza riserve l’attacco violento degli estremisti di Ḥamās contro Israele e condanniamo la risposta terroristica di Israele contro il popolo palestinese che non ha nulla a che fare con queste persone di Ḥamās. Tristemente osserviamo come l’essere umano continui a preferire la belligeranza alla pace e come la storia continui ciclicamente a ripetersi: fratelli contro fratelli, alimentando un perfetto moto perpetuo nella grande ruota karmica terrestre.
Genesi, Cap. 6,5-6
Israele vs Palestina: vendetta o legittima difesa?
Il conflitto tra Israele e Palestina riflette un profondo e antico sentimento di odio che perdura da molto tempo in quelle terre sante. Gli estremisti di Ḥamās hanno messo in atto uno dei più brutali attacchi contro gli Ebrei dall’olocausto, infliggendo sofferenze a donne e bambini innocenti. Tuttavia, questo non dovrebbe costituire una giustificazione per rispondere allo stesso modo, facendo scorrere altro sangue innocente. Infatti, non è possibile giustificare azioni terroristiche su larga scala, specialmente contro i civili, come quelle che Israele sta compiendo nella Striscia di Gaza, chiamandole legittima difesa.
Israele è stato accusato di aver violato gran parte dei diritti internazionali durante il conflitto: ha bombardato ospedali, interrotto l’approvvigionamento di acqua, gas ed elettricità e ha ostacolato la fornitura di aiuti umanitari. Più che guerra tra due eserciti sembrerebbe un esercito che vuole sterminare un popolo. Netanyahu, dopo gli ultimi attacchi, è stato definito, numeri alla mano, il più grande uccisore di bambini dopo Hitler. Quando ci sono questi massacri (da entrambe le parti), quelli che ne pagano il conto sono i civili, gli innocenti, le donne e i bambini, vittime di scelte nefaste e scellerate.
Luca, Cap 21, 20-22
Israele e Palestina, uno sguardo profetico al conflitto in corso.
Ora cercheremo di esaminare il conflitto in corso da un punto di vista iniziatico, esplorando le Sacre Scritture e i messaggi pervenuti attraverso i profeti di allora e i contattisti di oggi.
Matteo, Cap. 24,15
Sappiamo che le profezie non sono altro che previsioni fatte da uomini del passato a seguito di visioni di origine non terrena, le quali nel corso degli anni possono realizzarsi o meno. Il libero arbitrio dell’uomo, nel manifestare le sue scelte e azioni, rappresenta il fattore decisivo nel determinare se una profezia si avvererà oppure se ne cambierà l’esito. Detto ciò, osserviamo storicamente che le decisioni umane hanno contribuito a far sì che molte profezie abbiano trovato una realizzazione.
Marco, Cap. 13,2-8
Gli eventi globali, che si manifestano sempre più chiaramente come le innumerevoli guerre, la fame, le malattie, l’inquinamento, i terremoti e gli squilibri crescenti nella natura, oltre al consumo indiscriminato delle risorse del pianeta indicano come il passare del tempo ci avvicini sempre più al possibile compimento di tutte le profezie.
Matteo Cap. 24,21-22
La battaglia di Armaghedon
Armaghedon, il cui antico nome era “Har Məgiddô“, ossia “Monte di Megiddo” viene indicato nelle scritture come il luogo in cui inizierà la Battaglia di Armaghedon, diventando così sinonimo della stessa Apocalisse e della fine dei tempi. Parliamo quindi del Medio Oriente, in particolare di Israele.
Apocalisse, Cap. 16,16
È indiscutibile come, in questi territori, grazie a varie alleanze e interessi economici, siano “radunate” tutte le principali potenze mondiali, i “re” del nostro tempo, facendo un parallelismo alle epoche passate.
Potenti che da un lato si combattono a suon di bombe sul sangue di donne e bambini innocenti e dall’altra (poiché il profitto dalla vendita di armi evidentemente non basta) investono assieme per trarre enormi profitti dalle borse della grande finanza, sfruttando le oscillazioni che hanno abilmente creato attraverso il conflitto.
Queste “Menti raffinatissime” portano cosi avanti “Il grande gioco” e il grande inganno perpetrato e coltivato a danno dei popoli, grazie anche all’indifferenza del popolo stesso. Così dominatori e dominati proseguono senza rimorsi nella loro coscienza, immersi nell’apparente o comoda incapacità di analizzare, comprendere e attivarsi per cambiare questa situazione assurda.
Israele e Palestina, Armaghedon, siamo alla fine dei tempi?
Tornando all’analisi dei testi sacri vediamo che i tempi descritti sembrano essere proprio questi: “guerre e di rumori di guerre”, “popolo contro popolo e regno contro regno”, “carestie e terremoti in vari luoghi”. Vediamo come molti “falsi profeti” ci indichino la guerra come un mezzo per raggiungere la pace e considerino la produzione e l’invio di armi come un modo per preservare la vita. In un mondo in cui il vero valore umano è spesso sacrificato a causa di interessi egoistici, l’irrazionale e l’immorale vengono spesso presentati come le scelta saggia e l’unica via possibile.
Matteo, Cap. 24,3-13
Messaggi dal cosmo all’umanità della Terra
Anche dal Cosmo arrivano messaggi e indicazioni che confermano le Scritture e gli avvenimenti mondiali. Sappiamo che c’è un profondo collegamento tra gli Extraterrestri e la figura di Cristo. Questi esseri, a differenza nostra, Lo hanno riconosciuto, servito e Lo continuano a seguire. Riportiamo un messaggio recente ricevuto da Giorgio Bongiovanni il 13 ottobre 2023 da parte di questi esseri provenienti da altri mondi che potremo anche chiamare “gli angeli di ieri” come li definiva il contattista (in passato sarebbe stato chiamato profeta) Eugenio Siragusa. Puoi leggere il messaggio completo qui.
DAL CIELO ALLA TERRA
LA GRAVISSIMA E DRAMMATICA GUERRA IN TERRA SANTA TRA PALESTINA E ISRAELE, LA GUERRA NEL CENTRO DELL’EUROPA TRA RUSSIA E UCRAINA E LE TANTE E TANTE GUERRE NEL MONDO DANNO IL SEGNO CHE È INIZIATA LA TERZA GUERRA MONDIALE E ANCHE L’APOCALISSE DI GIOVANNI.
SE VOLETE EVITARE L’ARMAGHEDDON (LA DISTRUZIONE TOTALE DEL MONDO) DOVETE LAVORARE E DARE LA VITA PER LA PACE, LA GIUSTIZIA E LA FRATELLANZA NEL VOSTRO MONDO.
LEGGETE ATTENTAMENTE, MEDITATE E DEDUCETE I MESSAGGI CHE ATTRAVERSO LO SCRIVENTE VI SONO GIUNTI DAL CIELO ALLA TERRA.
PACE!
SETUN SHENAR E LA FRATELLANZA DI ADONIESIS SALUTANO.
PIANETA TERRA
13 Ottobre 2023
G. B.
Se torniamo indietro al 2014, troviamo un altro messaggio intitolato “LO STERMINIO DI GAZA E LA GUERRA IN UCRAINA SONO LA PORTA APERTA DELL’APOCALISSE” che spiega come gli eventi rientrino nel quadro della terza guerra mondiale, del grande inganno dei potenti e dei tempi della seconda venuta di Cristo. Per ulteriori dettagli e per leggere l’intero messaggio insieme a vari approfondimenti, puoi seguire questo link.
Matteo, Cap. 24,29-36
Cosa posso fare per migliorare questa situazione?
È del tutto naturale, o almeno dovrebbe esserlo, porsi questa domanda di fronte agli eventi in continua evoluzione e alle situazioni che vediamo verificarsi in ogni angolo del mondo. Cosa possiamo fare noi di fronte a questi immensi avvenimenti?
La cosa che NON dobbiamo fare è quella di rimanere apatici, indifferenti, egoisticamente comodi. Per coloro che sono credenti, o hanno una prospettiva più “cosmica” sulla vita rispetto ad altri, la cosa da fare è iniziare ad approfondire gli argomenti, studiare il momento storico, profetico e messianico in cui ci troviamo e orientare le proprie scelte di vita, le proprie opere, in funzione di quelli che saranno i prossimi avvenimenti, predetti dalle scritture e da questi esseri cosmici. Gesù Cristo è il Maestro di tutti i maestri e delle guide mandate qui sulla Terra per risvegliarci ai valori universali. “Io sono la Via, la Verità e la Vita“. Prendiamo il Suo esempio e applichiamo i Suoi insegnamenti nella nostra vita per creare un mondo nuovo ed essere degni del “nuovo regno” che Lui instaurerà anche qui sulla Terra quando ritornerà.
Apocalisse, Cap. 3,15-16
Il nostro appello non deve, né vuole, limitarsi alle persone che seguono esclusivamente le tematiche che trattiamo. Vuole essere anche laico poiché non deve essere una diversa fede o consapevolezza a doverci dividere. D’altronde, le religioni invece di unirci nell’unico insegnamento dei vari maestri, ossia migliorare se stessi e aiutare il prossimo, si sono mosse dividendoci ulteriormente sia in noi stessi che tra di noi. Siamo tutti fratelli in quanto siamo tutti nati dall’Uno, dalla stessa madre Terra vivente nel Cosmo, come lo sono miliardi di pianeti simili al nostro. Dobbiamo unirci tutti per contribuire al miglioramento della nostra società in ogni sua forma. Lottare quotidianamente contro le ingiustizie di questo mondo, ognuno nel proprio campo di interesse, dedicandoci alle tematiche che ci stanno più a cuore e lavorando insieme fino al raggiungimento dell’obiettivo finale: costruire un nuovo mondo basato sui principi di pace, amore e giustizia.
Pace su tutte le frontiere.