È importante ricordarsi delle vite passate?
Pier Giorgio Caria
Non è importante ricordare che nome avevi o dov’eri, ma che riemergano in te tutti i talenti che hai costruito vita dopo vita. Vi faccio un esempio. Quando uno studente arriva alla laurea sicuramente si sarà scordato la maggior parte delle aule e delle facce dei professori; ciò che rimane in lui è la scienza che ha studiato. La Reincarnazione è così: ci dimentichiamo le facce, i luoghi, le lingue che conoscevamo, ma rimane sedimentato in noi in forma eterna e permanente il valore di ciò che quelle vite ci hanno insegnato.
Mettere la propria vita al servizio del bene comune fa riemergere dal nostro essere i talenti che abbiamo costruito nelle vite passate. Riusciamo ad esprimere in maniera più completa la nostra reale natura, quella che ci appartiene storicamente, plasmata da tutte le vite dove abbiamo faticato a conquistarci determinate cose. In più, se scopriamo qual è il progetto di Dio in quel dato momento storico e ci mettiamo a Sua disposizione, gli angeli si avvicineranno a noi e ci ispireranno dandoci un quid che potenzierà al massimo livello quello che, adeguandosi alla nostra attitudine, possiamo manifestare. Potenzieranno cioè al massimo, o ci faranno addirittura superare, ciò che è il nostro talento innato, ciò che ci piace fare.