La divulgazione ad amici e parenti
Marco Marsili
𝗗𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮: Ho sempre avuto passione per questa realtà, ma trovo delle difficoltà nell’esporre certe tematiche ad amici e parenti. Che cosa mi consigli? Non voglio mollare…
𝗠𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗠𝗮𝗿𝘀𝗶𝗹𝗶: Se al tuo gettare qualche semino non c’è nessuna reazione positiva, o se quando apri certi discorsi non ottieni alcuna risposta, allora lascia perdere: non hanno gli strumenti interiori per capire quello che tu stai capendo in questo periodo della tua vita. Questo non significa che loro siano meno o più di te, semplicemente siete su livelli differenti.
Ognuno di noi ha la propria evoluzione; a livello spirituale viviamo nell’eterno presente. Sì, banalmente potremmo dire “loro sono più indietro, tu sei più avanti”, ma perché farlo? Non spetta a noi giudicare. Diciamo che hanno degli strumenti interiori e cognitivi differenti dai tuoi e quindi vivono la vita in modo diverso. Magari loro sanno comprendere cose che tu nemmeno ti sogni, ma questa potente e sconvolgente Verità (il ritorno di Cristo, gli alti concetti di scienza spirituale e il discorso angeli di ieri/extraterrestri oggi) non la reggono. Pensano che sei pazzo. Se però dimostrerai che quello che predichi e conosci lo metti in pratica nella tua vita con azioni concrete avrai il loro rispetto (ammesso e non concesso che loro non siano interessati a questi argomenti).
L’approccio iniziale a mio avviso dev’essere questo: esponi quello che studi e che pensi di aver capito, stimola una riflessione, e vedi quali sono le reazioni; se vedi reazioni violente o di disagio non insistere. Prova un paio di volte e se alla terza non hai riscontri vai per la tua strada. Vedrai che i nostri fratelli maggiori ti faranno incontrare amici che condividono i tuoi stessi ideali, che hanno la tua stessa frequenza psichica e spirituale. Qualcuno 2.000 anni fa diceva: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? […] chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre”.