La realtà non cambia se non agiamo concretamente
Pier Giorgio Caria
Matteo 24, 21-22:
“Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall’inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati.”
C’è, quindi, un intervento divino per impedire che muoia tutta l’umanità, ma quello che mi sento dire dalle persone che frequentano gruppi spirituali è: “Nel mondo c’è positività, l’angelo 𝘵𝘢𝘭𝘥𝘦𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪 ha spiegato che ora si aprirà il nuovo portale”. Tutte baggianate. Quelli che vi dicono che adesso si aprirà il portale, che passeremo nella cintura fotonica, che faremo un bel bagno di protoni e diventeremo belli sono venditori di fumo.
L’evoluzione ce la conquistiamo solo con l’azione. È come se mio figlio avesse fame ed io, grazie al passaggio nella cintura fotonica, pretendessi di manifestare un panino emanando luce. Non comparirà: devo lavorare, avere i soldi e comprarlo.
Se vogliamo modificare lo stato di cose della realtà dobbiamo meditare, pregare, ma soprattutto agire. Meditando e pregando entriamo in sintonia con il mondo divino che ci ispira l’azione opportuna per raggiungere l’obiettivo. Non cambieremo la realtà stando comodamente a casa a fare “Om”. Mentre noi facciamo Om le industrie belliche sfornano missili nucleari, cannoni e bombe che squartano il ventre, il volto e il corpo dei bimbi. Questa è la verità.
Io faccio yoga e prego tutti i santi giorni, mezz’oretta la mattina e mezz’oretta la sera, ma poi combatto tutto il giorno per apportare nella società fattori di miglioramento, cercando di sturare le orecchie dei miei simili con queste verità scomode e, forse, anche un po’ irritanti.