Voi siete Dei e farete cose più grandi di me

Giorgio Bongiovanni

Pier Giorgio Caria: Eugenio Siragusa citando le parole di Cristo diceva: “Voi siete dèi e farete cose più grandi di me”. Questo implica una rivoluzione nella visione di ciò che è realmente l’essere umano.

Giorgio Bongiovanni: Cristo si riferiva al fatto che entreremo a far parte della Confederazione Interstellare, cioè della forza angelica della dimensione superiore in cui Cristo non ha dovuto compiere i prodigi che sono occorsi per noi esseri umani molto poco evoluti. Egli sapeva già che ci sarà una civiltà che farà cose più grandi di quelle che ha fatto Lui e ce l’ha predetto. Questo non significa che Gesù sarà più “piccolo” di noi, ma che la forza cristica ci permetterà di andare oltre ai miracoli che ha fatto Lui qui. Nella dimensione dove questi esseri esistono già da miliardi di anni, per esempio, non ci sarà più bisogno di resuscitare perché non si morirà mai. Non è una cosa più grande di quella che fece Gesù che, per quanto sia risorto, è morto?

Pier Giorgio Caria: Secondo te il Signore poteva riferirsi anche al fatto che lo spirito alla fine diventa cosciente della sua natura divina?

Giorgio Bongiovanni: Anche, ma penso che si riferisse soprattutto alle cose materiali. Se si fosse riferito alla dimensione dello spirito non ci sarebbe stato bisogno di dire “farete cose più grandi di me” perché non ci sono cose più grandi di Lui, c’è solo Lui. Non si può superare Cristo, lo si può solo raggiungere. Quindi si riferiva a qualcosa di umano, al fatto che faremo cose più grandi di quelle che fece Gesù di Nazareth. Un esempio? Non moriremo mai, come dicevo prima. Non ci sarà più bisogno di guarire nessuno perché non ci saranno malattie.

Pier Giorgio Caria: Io avevo valutato che Cristo, serafino di 6ª dimensione, disse così anche perché sapeva che lo spirito prima o poi arriva alla 7ª dimensione e, di conseguenza, al relativo livello di coscienza e potere.

Giorgio Bongiovanni: Ma non più grande del Suo, semmai come il Suo. Io sono assolutamente certo che Gesù si riferisse a quello che faremo nel 3.000 o 4.000 quando ci sarà la Nuova Civiltà.