Domanda: “Cosa diresti a quelle persone che ancora oggi non credono o non vogliono accettare l’esistenza degli Extraterrestri? Cosa diresti tu che hai toccato con mano questa realtà?”
Risposta: “Allora, per il bene vostro e di tutti, perché siamo tutti uniti e alla fine siamo tutti uno, non sforzatevi di credere negli Extraterrestri, non ha importanza. Per loro è molto meglio che uno non creda e sia un’ottima persona, che una persona con la mente aperta che crede, ma ogni tanto non è così onesto e non vive appieno. Per loro conta l’amore e la positività. Non ha importanza se non credete agli Extraterrestri, siate delle belle persone, è tutto lì. Sarete più utili a voi stessi e involontariamente a loro che ci aiutano e anche a noi, ma soprattutto, sarete ricompensati personalmente. Questo ce l’ha detto Gesù, ce l’hanno detto tutti. Siate il meglio di voi stessi. Allora siatelo! sforzatevi in quel senso e non nel senso di dover credere agli Extraterrestri, non serve a nulla.”

Domanda: “Sei mai entrato nelle basi sotterranee Extraterrestri?”
Risposta: “Le basi […] si estendevano grosso modo da Pescara a Rimini con una larghezza pari a circa un terzo della lunghezza, non erano luoghi che si potevano visitare come una destinazione turistica o una passeggiata. Entrare nelle basi comportava enormi difficoltà e avevano anche leggi che limitavano l’accesso. All’interno delle basi c’erano radiazioni che loro potevano sopportare, ma noi no. Avevano un ambiente in cui indossavano tute speciali per proteggersi da specifiche radiazioni e frequenze, noi no. Sarebbe stato necessario creare una tuta speciale personalizzata e semi-biologica per noi, quindi non erano qui per fare del teatro.”

“I cosiddetti veri e propri W56 erano alti due metri / due metri e mezzo. C’erano uomini di statura ridotta, che chiamavamo ‘uomini piccoli’, e altri alti circa un metro ma dalle proporzioni perfette, senza la testa grossa o le gambe corte. Inoltre, c’erano anche uomini dalla pelle blu, che abbiamo chiamato così per i lievi riflessi blu sulla pelle, ma che altrimenti erano del tutto simili a noi, con due occhi, un naso, una bocca, due braccia, due mani e cinque dita.”