“Tutto il mondo di oggi si basa sulla materialità: l’acquisizione, il possedere più che l’essere, e la competizione. Un ragazzino va a scuola e, anziché crescere nella gioia della scoperta del mondo, delle sue regole e delle sue meraviglie, la prima cosa che gli insegniamo o imponiamo è di essere in competizione con il suo vicino: deve superarlo per essere il primo della classe! Ed è così per tutto.”

“Oggi l’economia è fatta per costringere tanta gente a lavorare con ritmi spaventosi per produrre cose perlopiù inutili, dove altri lavorano, sempre a ritmi spaventosi, per poter comprare; perché questo è ciò che da soldi alle società multinazionali, alle grandi aziende, ma non dà felicità alla gente.”

“L’economia dovrebbe essere fondata sulle esigenze dell’uomo. Essa non dovrebbe essere fatta per criteri economici, ma per l’uomo! Siamo sicuri che il progresso deve essere solo crescita? O non sarebbe meglio arrivare ad una situazione in cui abbiamo poco, ma il giusto? Invece che pochi tantissimo e tantissimi poco.”